La sfida col Siena negli ultimi anni non è mai stata una partita casuale. Le ultime quattro partite giocate con i toscani, infatti, hanno rappresentato una sfida quasi sempre decisiva per lo scudetto.
Si partì nel 2007, nel primo campionato del dopo Calciopoli. L’Inter di Mancini macina record su record ma il 18 aprile incappa in una brutta sconfitta in casa contro la Roma, unica antagonista nerazzurra in quella stagione.
Quattro giorni dopo si va a Siena. Una doppietta di Materazzi, intervallato dal momentaneo pareggio di Negro, fissa il risultato su 2-1. La contemporanea sconfitta della Roma a Bergamo permette ai nerazzurri di conquistare matematicamente lo scudetto dopo 18 lunghi anni di attesa. La festa tricolore è già partita.
Passano 12 mesi e c’è ancora il Siena nel destino tricolore dell’Inter. E’ la penultima giornata, l’Inter ha avuto una primavera difficile e la Roma ha quasi azzerato il distacco. A San Siro arriva il Siena. All’Inter, che ha quattro punti sulla Roma, basta una vittoria. I nerazzurri vanno in vantaggio per due volte e per due volte vengono raggiunti. Sul risultato di 2-2 c’è l’occasione d’oro per chiudere i conti. Rigore per i nerazzurri. Come un anno prima è Materazzi a incaricarsi del penalty che vale lo scudetto. Ma il difensore nerazzurro si fa parare il tiro da Manninger. Finisce 2-2, la Roma stavolta a Bergamo vince e si porta a due punti di distacco. E l’Inter deve rimandare la festa di una settimana.
Ancora dodici mesi, ancora Inter-Siena. Ma stavolta è una semplice passerella. Infatti nell’anticipo del sabato sera il Milan, che insegue a sette punti di distacco, perde a Udine e l’Inter, a due giornate dalla fine è matematicamente campione d’Italia. Nella sfida della domenica sera i nerazzurri vincono con un secco 3-0 e onorano il tricolore vinto ventiquattro ore prima.
E veniamo all’anno del Triplete. Ultima giornata di campionato. L’Inter ha un punto di distacco rispetto alla Roma e fa visita al Siena già retrocesso. E’ una partita in salita per i nerazzurri che trovano il gol vittoria a metà ripresa grazie al Principe Milito. L’Inter fa festa portando a casa il suo 18esimo tricolore, antipasto di quello che poi succederà sei giorni dopo a Madrid quando saliremo sul tetto d’Europa dopo quarantacinque anni.
Dopo un anno d’interruzione per la retrocessione del Siena, si ripresenta la sfida contro i toscani. Quella di domani non sarà una sfida scudetto ma potrebbe essere la partita che ci rilancia per la lotta al tricolore. Quel piccolissimo barlume di speranza passa inevitabilmente da una vittoria in terra senese. Sperando che ancora una volta gli avversari bianconeri ci portino fortuna…
Si partì nel 2007, nel primo campionato del dopo Calciopoli. L’Inter di Mancini macina record su record ma il 18 aprile incappa in una brutta sconfitta in casa contro la Roma, unica antagonista nerazzurra in quella stagione.
Quattro giorni dopo si va a Siena. Una doppietta di Materazzi, intervallato dal momentaneo pareggio di Negro, fissa il risultato su 2-1. La contemporanea sconfitta della Roma a Bergamo permette ai nerazzurri di conquistare matematicamente lo scudetto dopo 18 lunghi anni di attesa. La festa tricolore è già partita.
Passano 12 mesi e c’è ancora il Siena nel destino tricolore dell’Inter. E’ la penultima giornata, l’Inter ha avuto una primavera difficile e la Roma ha quasi azzerato il distacco. A San Siro arriva il Siena. All’Inter, che ha quattro punti sulla Roma, basta una vittoria. I nerazzurri vanno in vantaggio per due volte e per due volte vengono raggiunti. Sul risultato di 2-2 c’è l’occasione d’oro per chiudere i conti. Rigore per i nerazzurri. Come un anno prima è Materazzi a incaricarsi del penalty che vale lo scudetto. Ma il difensore nerazzurro si fa parare il tiro da Manninger. Finisce 2-2, la Roma stavolta a Bergamo vince e si porta a due punti di distacco. E l’Inter deve rimandare la festa di una settimana.
Ancora dodici mesi, ancora Inter-Siena. Ma stavolta è una semplice passerella. Infatti nell’anticipo del sabato sera il Milan, che insegue a sette punti di distacco, perde a Udine e l’Inter, a due giornate dalla fine è matematicamente campione d’Italia. Nella sfida della domenica sera i nerazzurri vincono con un secco 3-0 e onorano il tricolore vinto ventiquattro ore prima.
E veniamo all’anno del Triplete. Ultima giornata di campionato. L’Inter ha un punto di distacco rispetto alla Roma e fa visita al Siena già retrocesso. E’ una partita in salita per i nerazzurri che trovano il gol vittoria a metà ripresa grazie al Principe Milito. L’Inter fa festa portando a casa il suo 18esimo tricolore, antipasto di quello che poi succederà sei giorni dopo a Madrid quando saliremo sul tetto d’Europa dopo quarantacinque anni.
Dopo un anno d’interruzione per la retrocessione del Siena, si ripresenta la sfida contro i toscani. Quella di domani non sarà una sfida scudetto ma potrebbe essere la partita che ci rilancia per la lotta al tricolore. Quel piccolissimo barlume di speranza passa inevitabilmente da una vittoria in terra senese. Sperando che ancora una volta gli avversari bianconeri ci portino fortuna…
Ciao a tutti. Effettivamente la partita col Siena è stata ultimamente sempre un pò speciale anche perchè, diciamolo (come intercala un noto politico), negli ultimi anni ci siamo sempre trovati a giocarci su scudetti e i toscani ce li siamo sempre trovati fra i piedi, tranne lo scorso anno, con noi fuori da dopo il Derby e loro in B.
RispondiEliminaCerto che parlare di partita che potrebbe rilanciarci nella lotta al tricolore significa essere a dir poco degli inguaribili ottimisti, caro Entius.
Ovviamente speriamo comunque tutti che sia come dici tu, ci mancherebbe!