venerdì 25 novembre 2011

Tevez al Milan? E' solo la punta dell'iceberg..


E' notizia di ieri quella dell'assalto concreto del Milan a Carlitos Tevez, designato dai vertici dell'altra squadra di Milano come il perfetto sostituto dello sfortunato Cassano. La decisa virata dei rossoneri sull'Apache è stata improvvisa, ma a quanto pare molto produttiva visto che il calciatore pare non abbia più il minimo dubbio su quale sia la maglia che vorrà vestire a partire dal prossimo gennaio.

Ora, senza star qui a discutere sulle modalità con cui l'argentino potrà essere strappato ad un City in cui ormai vive da separato in casa, la riflessione che voglio fare dopo quest'ennesimo smacco che ci apprestiamo a subire è la seguente: stiamo sparendo pian piano dalla geografia del calcio che conta, in un modo vergognoso che farebbe imbestialire anche il tifoso meno accanito esistente sul globo terracqueo.

Si è parlato per un'intera estate delle motivazioni per cui Tevez poteva essere il colpo giusto da piazzare per il dopo Eto'o, ovviamente a cifre umane che non demolissero i benefici economici derivanti dalla cessione del camerunense. Una testa matta l'Apache, ma anche qualità indiscutibili ed un inserimento facilitato dalla folta presenza di argentini nello spogliatoio: chiaramente però non se ne fece nulla, perchè 35 milioni erano troppi e se li dobbiamo cacciare noi al massimo li cacciamo per pagare Forlan e Kucka.

La rottura con Mancini ha di fatto messo sul mercato l'attaccante, a condizioni inferiori a quelle poste solo pochi mesi prima vista anche l'impossibilità di essere schierato in Europa. E noi? A noi a quanto pare non serve, siamo a posto così perchè con Milito che segna regolarmente, Zarate candidato al pallone d'oro e Forlan che sarà pure rotto ma è pur sempre un bel ragazzo, uno come Tevez (brutto come la fame tra l'altro) accanto a Pazzini sarebbe un lusso inutile.

Il Milan invece, pur disponendo di Ibra, Pato e Robinho ha fiutato l'affare e sembra che abbia già in pugno l'attaccante, con la formula del prestito oneroso e pagamento di 20 milioni dilazionato in più annualità: un'operazione alla Ibra, insomma, roba che noi a quanto pare non siamo più in grado nemmeno di pensare. Un pò come non siamo in grado di preservare i nostri big da nazionali assassine che ce li restituiscono costantemente spompati o rotti, come il recente caso Sneijder dimostra, ma quella è un'altra storia.

Il caso Tevez comunque è solo la goccia che fa traboccare il proverbiale vaso, perchè in altri tempi di una cosa del genere ce ne saremmo fregati altamente senza tante discussioni.

Ricordate quanti nomi si susseguirono nell'estate 2010, quando pareva scontato che, ceduto Balotelli e cambiato tecnico, si provvedesse ad aggiustare quella squadra reduce da un'impresa tanto eccezionale quanto logorante? Mascherano, Kuyt furono solo le piste più battute almeno a parole, ma il risultato fu che non arrivò nessuno e Benitez a dicembre sclerò, togliendo il disturbo e vedendo Moratti in azione solo a gennaio, quasi come fosse un dispetto.

La ridicola formula con la quale il Napoli rilevò Cavani dal Palermo (17 milioni dilazionati in quattro rate) fu la riprova che raggiunta la vetta dell'Everest, l'unico obiettivo è diventato il bilancio, e chi se ne frega se con uno come l'uruguaiano avremmo magari vinto lo scudetto mettendo il reparto a posto per i prossimi cinque anni almeno.

Sanchez e Cassano sono state le altre due meteore vestite troppo presto di nerazzurro, ma migrate poi verso altri lidi nei quali il mercato si fa davvero e non solo a parole. Dopo la lite con Garrone, in pochi credevano davvero che l'Inter si facesse scappare un talento del genere a costo zero, visti i continui acciacchi di Milito e Sneijder e le difficoltà di un reparto in cui solo Eto'o riusciva a tirare avanti la carretta.

Allo stesso modo, si fece un gran parlare della punta dell'Udinese e di un affare che pareva ormai in dirittura d'arrivo con fumata bianca attesa da un giorno all'altro, ma anche lì solo fiumi di inchiostro gettati come fumo negli occhi del tifoso sognatore e nulla di fatto alla chiusura delle liste con la "promessa" che se ne sarebbe riparlato a giugno. Nel frattempo il Nino Maravilla esplode, il Barça lo mette nel mirino e se lo porta a casa alla bellezza di 40 milioni, alla faccia di Branca e della cronica lentezza nel chiudere trattative forse mai nate davvero. Certo, abbiamo preso Pazzini e Ranocchia, ma non ci vuole un genio a capire che in questa squadra andrebbe immessa qualità a fiumi, come del resto il campo continua a dimostrare giorno dopo giorno.

Ed oggi, dopo un'estate passata a rincorrere Forlan con una trattativa come sempre condotta a velocità-bradipo, per poi renderci conto di non poterlo utilizzare in Europa, ecco che l'ennesimo elemento di spessore sul mercato prende altre strade (ma proprio altre), anche perchè il FPF è una cosa seria. Solo per noi, ma quello è un altro discorso. Un pò come quando la prof. dice di non copiare ed esce dalla classe: tutti copiano, e quello che rispetta le regole finisce col fare una figura da idiota.

Ecco, preferiremmo evitare di sentire stronzate, il concetto è sempre quello. Preferiremmo sapere che non c'è la minima possibilità che arrivi un pezzo da novanta, perchè non c'è la voglia nè la possibilità di spendere, in modo da digerire meglio tutti i titoloni che dal 22 maggio 2010 in poi ci hanno fatto pensare davvero di essere ancora intenzionati a competere a tutti i livelli, salvo poi capire che al massimo possiamo prendere un Poli non giocante, 32enni low-cost che in realtà non sono low-cost e mediocri slovacchi che non sarebbero titolari in nessun centrocampo d'elite a parte il nostro. Perchè il nostro amore per questi colori e per questa squadra non cambia, ma la sensazione di essere presi per i fondelli inasprisce e deprime: e questo, per chi c'è sempre stato anche quando si perdeva in casa con Lugano e Alaves, è un colpo decisamente troppo basso.

6 commenti:

  1. Un saluto a tutti. E' la prima volta che scrivo ...e non sono d'accordo.
    Secondo me la riflessione è un'altra:
    perchè se noi ci accostiamo a Tevez il City vuole millemila milioni mentre al bilan lo da in prestito oneroso?
    Perchè se noi vogliamo Ranocchia il Genoa ce lo fa pagare uno sproposito mentre, sempre al bilan, da in prestito un Boateng da riscattare poi quasi in saldo?
    Perchè se noi chiediamo Cavani al Palermo questi sparano cifre esorbitanti da pagare sull'unghia mentre al Napoli rateizzano una cifra che è la metà di quella chiesta a noi?
    Risposta uno: Branca stà sui coglioni a tutti che non gli vogliono cedere i giocatori.
    Poco plausibile, perchè "pecunia non olet" e per quanto il Cigno possa stare sulle palle agli altri dubito che rinuncino a qualche miglioncino in più per pura antipatia.
    Risposta due: evidentemente ci deve essere qualcosa che non sappiamo dietro che può andare dalla falsità dell'interessamento dell'Inter per certi giocatori fino a (galliani insegna) qualche transazione non ufficiale che faccia tornare i conti.
    E visto che noi, diversamente da loro , siamo ONESTI in certi pasticci non ci impegoliamo.

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  2. Beh ragazzi, noto che lo sconforto che provo da tempo comincia a essere condiviso anche da altri. Internews, FC Inter 1908, Fabbrica Inter e altre testate giornalistiche on-line più o meno ufficiali si sono sforzate in quest'ultimo anno e mezzo di "indorarci la pillola" e di spargere ottimismo a go-go, riempendoci le orecchie con una norma non ancora entrata in vigore che noi ci saremmo messi a rispettare con 3/4 anni d'anticipo. Siccome però, come dicono a Napoli "Cà nisciuno è fesso", l'amara realtà si era già intuita da quel bel pezzo. Moratti ha sbagliato in ogni caso perchè se si era stufato e voleva vendere dopo essere parzialmente rientrato di parte dei capitali profusi, doveva farlo subito dopo il Triplete, o al limite il Mondiale per club, quando la Società Inter godeva ancora di un "appeal" piuttosto alto (e ci avrebbe guadagnato pure di più). Se invece pensa di "raddoppiare" anzichè lasciare, come dice qualcuna delle testate citate sopra, lo sta facendo nel peggiore dei modi, cioè sputtanando soldi per giovani mediocri o buoni giocatori ma ormai incamminati sul viale del tramonto (e parlo anche di ingaggi). Era chiaro che Tèvez non sarebbe mai arrivato, come era chiaro che non sarebbe mai arrivato Casemiro, come è chiaro che non arriverà mai Lucas; questo costa 40 Mln. e poche balle: se lo vuoi lo devi pagare così, perchè se non lo fai tu, lo farà qualcun altro. Arriveranno Kucka e (forse) Jesus, un modesto operaio del centrocampo e un ragazzino brasiliano che non ha la minima idea di come si gioca in Italia, e se costa veramente 4-4,5 Mln. il motivo ci sarà. Così non ci qualificheremo neanche per l'Europa League, altro che Champions; verrà dato il benservito anche a Ranieri e si ripartirà con un'altra annata con ogni probabilità di merda totale, in ogni caso di pesante ridimensionamento. Cosa possiamo fare noi? Un bel cavolo di niente, se non prendere e portare a casa.

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  3. Ciao a benvenuto. In quello che dici c'è del vero e sicuramente c'è più di qualcosa che non sappiamo. Però non risulterebbe che a noi il City abbia chiesto 40 milioni o almeno non adesso; l'ha fatto forse in estate, ma Tevez è stato messo fuori rosa poco fa e lì il City si è arreso a cederlo in prestito oneroso. E il Milan sembra sia arrivato prima, nonostante Branca l'avesse incontrato già quest'estate in Sardegna. Su Cavani poi Zamparini ha dichiarato che Branca glielo voleva strappare ad un pezzo di pane, altro che cifre esorbitanti. Ci siamo coperti di ridicolo andando ad offrire 8 Mln. al Liverpool più Muntari (una sola) per il capitano 25enne della nazionale argentina. Poi sempre Branca vola ad Oporto per parlare con Villas Boas quando si sa benissimo che i lusitani hanno imposto una clausola di rescissione di 15 mln che ovviamente noi non vogliamo (o possiamo) pagare; arriva Abramovich e se lo porta via in due ore. Saremo anche onesti come dici tu Caos, ma a me sembra che siamo anche un pò fessi!

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  4. Sono abbastanza ammutolito anche io davanti a questa situazione Antonio...purtroppo non riesco a capire come e perchè, ma pare che la nostra dirigenza non si muova mai nei tempi e modi giusti. Si parla di progetti, di strategia per il futuro, di puntare sui giovani, ma la realtà è che l'ultimo colpo di cui, noi tifosi, avremmo dovuto gioire è stato Forlan (con la figuraccia della lista Champions tra l'altro), un trentaduenne in fase calante. Puntiamo sui giovani: giochiamo con la Primavera e facciamo prima!

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  5. Antonio, direi che sono abbastanza stufo di come si sta comportando la società, è ora che Moratti, Branca e compagnia se ne vadano in pensione!

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