martedì 6 marzo 2012

Inter, non fare come Schettino

E' chiaro che fa male vedere quest'immagine, non perchè è dura o particolarmente impressionante, una persona normale non ci vedrebbe granchè di strano, ma all'interista questa immagine fa male. Fa male perchè Cambiasso è più di un centrocampista, è più del vice capitano di questa squadra: lui è l'emblema della rinascita nerazzurra della seconda metà del primo decennio 2000, lui è il simbolo del progetto che fece grande l'Inter e che ora si sta sgretolando sotto i colpi di un qualsivoglia Bologna o Novara che passa per San Siro passeggiando sui resti di undici ex campioni vestiti di nerazzurro. Domenica sera anche il Catania stava per iscriversi a quest'elenco di umili boia sportivi, ma un rigurgito d'orgoglio l'ha fermato, ricordandogli, ma facendo soprattutto ricordare all'Inter stessa, che se questa squadra ha vinto tanto in un recente passato qualche motivo c'era. Cambiasso piange e sono sicuro che lo fa tanto per i fischi ricevuti alla sua uscita dal campo da parte di quei tifosi che lui vede come parte della sua famiglia, tanto per la consapevolezza che quel due a zero a favore del Catania con cui lui ha lasciato il campo era il quadro di un'Inter distrutta, fatta a pezzi, senza più nè gambe, nè anima.
Facile ora dire che i fischi sono stati irrispettosi, indegni, scorretti. Ci stanno anche questa affermazioni, ma ricordiamoci che il tifoso paga ed ha il diritto alla critica, alla lamentela e, soprattutto, al fischio. Si può essere d'accordo o meno, ma non ci si può nascondere dietro un dito e quindi va sottolineato come il tifoso interista, oggi, non possa fare altro se non fischiare e lamentarsi per dimostrare il proprio disappunto. Cambiasso è l'emblema, ma i fischi sarebbero arrivati anche se fosse uscito Lucio, Julio Cesar, Stankovic o Samuel in quel momento. Si sarebbero salvati, forse, solo Zanetti, perchè capitano di mille battaglie e di anni più che bui, e Sneijder, perchè per lui c'è l'attenuante della incomprensibile visione tattica di Ranieri nei suoi confronti. Quei fischi quindi non erano tanto per Cambiasso, ma per un sistema, quello dei grandi senatori del triplete, quello degli eroi del 2010, che oggi non funziona più. Ognuno di loro, quest'anno, sta giocando una stagione ben al di sotto dei loro standard, compreso Zanetti che alle soglie dei quarant'anni non è più l'uomo bionico che si pensava fosse. E' normale, è fisiologico, è la natura, sono le normali lancette biologiche che battono il loro ritmo ed a cui tutti, prima o poi, bisogna sottostare. Il vero errore è stato non dargli il giusto peso nel momento in cui si è iniziato a sentire il loro ticchettio.
E' forse colpevole Cambiasso se Benitez e Leonardo prima, Gasperini e Ranieri poi hanno sempre voluto fortemente lui al centro della nostra mediana? E' forse colpa sua se non si è mai realmente pensato di provare a cercare qualcuno che potesse dargli fiato in qualche partita, qualcuno che potesse sostituirlo non stabilmente, ma almeno saltuariamente? No, non è colpa sua. La colpa è della società. Inutile fare nomi di quel dirigente piuttosto che dell'altro, in questo caso bisogna fare necessariamente di tutta un'erba un fascio, lo impone la situazione. L'Inter sta lasciando i propri eroi al pubblico diletto, alla critica, alla lapidazione mediatica; l'Inter non sta facendo nulla per salvare i propri giocatori, quelli che ci mettono la faccia ogni domenica, dal libero fischio del tifoso. L'Inter sta, ora come ora, scappando davanti alle proprie responsabilità e non sapete quanto male fa per un interista dire che Moggi, quando una decina di giorni fa, dopo che Moratti se ne andò a fine primo tempo della sfida col Bologna, disse "Moratti è come Schettino: non si lascia la nave che affonda", forse aveva ragione. Bisogna però cambiare il contesto: qui non sta sbagliando solo Moratti, stanno sbagliando tutti i dirigenti che non ci mettono la faccia, stanno costringendo gli eroi a morire affogati nei fischi. Chiaro che il paragone è forte e che questo urta davvero un pò tutti, ma lasciateci la licenza del paragone forzato, della frase ad effetto, del titolo che colpisce come un pugno in faccia. L'Inter sta naufragando ed il pareggio col Catania può essere il punto per ripartire, c'è ancora la possibilità di salvare tutti quanti, ma bisogna prima fare tante cose, tra cui asciugare le lacrime del Cuchu ed assumersi le proprie responsabilità, altrimenti qui non si va proprio da nessuna parte, neppure con le scialuppe di salvataggio.

Andrea - Inter Cafè

12 commenti:

  1. Sono d'accordo ;D su tutta la linea ;D

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  2. Sono contrario al fatto di fischiare i propri beniamini soprattutto se si tratta di monumenti come Cambiasso o Zanetti. Però Andrea non ha tutti i torti. La vittima dei fischi non era il Cuchu ma il "senatorato" (fatemi passare questo termine...) nerazzurro e chi l'ha messo in condizione di esporsi a questo scempio.

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  3. Sono d'accordo Anto, ripeto che la persona da cui proviene la frase però, in questo caso, non ha peso, almeno nel mio pensiero. Se l'avesse detto Tizio, Caio o Sempronio sarebbe stato uguale :)

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  4. Sono 'accordo con voi ragazzi e mi piange il cuore a vedere Cambiasso così...ma per cortesia, non abbassiamoci a riportare giudizi di un delinquente come Moggi, che non perde occasione per attaccare Moratti e l'Inter!
    Cosa volete che abbia ragione Moggi..cavolo...dai su!!

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  5. Le nostre opinioni non sono lontane...si tratta di sfumature ;D io, da uno come moggi non accetto nessun tipo di critica e nessuna opinione...lui le sue carte le ha giocate ed ha perso...deve saper tacere!.

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  6. Ciao Sergio. Lo so benissimo che Moggi non perde occasione per attaccare l'Inter e Moratti che vede come causa di tutte le sue sventure, e ho detto tante volte in questi anni, prendendone anche su di ogni (tu dovresti saperlo meglio di tutti), che è sostanzialmente un delinquente che ha rovinato il calcio italiano. Però mi pecco di essere una persona intellettualmente onesta e coerente e quindi quando purtroppo sento dire una cosa giusta anche da una persona che non stimo per niente, non posso solo per questa ragione sostenere che abbia detto una stronzata. Ripeto il concetto: la dirigenza dell'Inter con la sua assenza (nessuno ci mette la faccia e i giocatori vengono lasciati soli allo sbando, quando sono campioni che meriterebbero di essere in qualche modo protetti) e la sua incompetenza, purtroppo ha reso perfino possibile che un giudizio di una persona del genere risultasse amaramente abbastanza giusto. Poi ognuno resta del suo parere, per carità...

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  7. Sul fatto che Moggi farebbe meglio a stare zitto non c'è la minima ombra di dubbio:
    ma visto che non lo fa perchè in questo Paese di merda c'è chi continua a dargli voce, cosa che in qualsiasi altro paese civile non sarebbe nemmeno minimamente ipotizzabile, è libero di dire un'oceano di stronzate. In mezzo a quest'oceano di stronzate ha purtroppo detto una cosa abbastanza giusta: poi che rifiutiamo di accettarla perchè viene da una persona del genere, possiamo anche farlo, per carità.
    Però purtroppo non cambia la realtà dei fatti ed è quello che volevo sostenere io e, credo anche Andrea. Tutto qui.

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  8. Ciao ragazzi! Innanzitutto vi chiedo scusa per la mia assenza dai commenti tra ieri ed oggi, purtroppo non ero a casa :) volevo spiegare solo una cosa: quando dico "Moggi aveva ragione" non c'era alcun riferimento alla persona che ha detto la frase su cui sono d'accordo: poteva averla detta anche PincoPallino! Il discorso di fondo è che, sulla singola frase, sono d'accordo purtroppo, perchè la società sta avendo e dimostrando, al momento, delle gravi assenze. Se poi il discorso è legato al fatto che Moggi non dovrebbe proprio parlare, sono d'accordo, ma si va su un altro piano, ovvero quello di chi da voce a certe persone. Quello che penso di Moggi non sto neppure qui a ripeterlo, quello che penso DELLA FRASE detta da lui, l'ho scritto e lo penso. Anzi, lui la disse su un determinato fatto (l'addio a fine primo tempo di Inter-Bologna), mentre il mio è un discorso più generale...tutto qui :)

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  9. Alex ha spiegato alla perfezione il nostro pensiero. Moggi farebbe meglio a stare zitto, ma visto che ha parlato, valuto le sue parole ed in quel caso, in quel contesto ed in questo argomento...mi trovo per buona parte d'accordo :)

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  10. Concordo Sergio, deve saper tacere. Ma allora il problema è un altro, ovvero chi gli da la possibilità di parlare. Qui io giudico la singola frase che mi ha trovato (purtroppo ripeto) d'accordo. Se l'avesse detta Al Capone o Gandhi non cambiava, se giudico la singola frase, sono d'accordo; se giudico chi l'ha detta, beh, è un altro discorso di ben più semplice soluzione :)

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  11. Concordo su tutto il fronte Alex! :)

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  12. Sono assolutamente d'accordo con quello che hai detto Andrea: penso che ogni interista che si rispetti e degno di essere definito tale, abbia il massimo rispetto e ammirazione per uno come Cambiasso. L'altra sera i fischi non erano tanto per lui (anche perchè più dei fischi si è alzata un'ovazione liberatoria),quanto per coloro che dovevano dare un ovvio ricambio a lui, a Deki e al capitano e non l'hanno fatto: il vero perchè non lo sapremo probabilmente mai del tutto, visto che era una cosa ovvia anche al giudizio di un ragazzino di 8 anni che avesse seguito un pò l'Inter. La latitanza della dirigenza è impressionante e incomprensibile e fa ancora più male dell'incompetenza di cui parlava lo striscione. Moggi è una persona che mi ripugna, penso lo si sia capito bene in questi anni, ma purtroppo come dice Andrea, una volta tanto ha detto una cosa giusta. Capite dove siamo arrivati? A farci riprendere giustamente da uno come Moggi e stavolta non con farneticanti elucubrazioni su Calciopoli !

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