venerdì 18 novembre 2011

La secca del calcio italiano ed i cavalieri della tavola rotonda

E' inquietante quanto, in fondo, assai normale, che in Italia si tratti quasi nello stesso modo la politica, l'economia ed il calcio. Tutti hanno ragione, nessuno ha torto (o forse è più veritiero il viceversa, ma il risultato non cambia) e ci si infila in continui cul-de-sac che hanno l'unica conseguenza di creare immobilità. Non si prendono scelte e quando le si prende, si è sempre pronti a fare tre o quattro passi indietro, a riadattare la situazione, a dare a tutti lo zuccherino lasciando invece il terzo che osserva e cerca di capire con un palmo di naso. Cos'ha provocato tutto ciò? Stasi, stagnazione, creazione di secche dove l'Italia parrebbe quasi buttarcisi dentro gioiosamente piuttosto che uscirne e bonificarle.

E' oggettivo che il punto più basso nel calcio nostrano lo si toccò nel 2006, con Calciopoli, ove noi, le istituzioni sportive e tutto l'ambaradan di confine fece una figura indecente e vergognosa agli occhi del resto del Mondo. Attenzione, non perché all'estero non succedano certe cose (succede anche di peggio), bensì per l'incapacità di chi di competenza di muoversi davvero nel modo giusto e tenere in pugno la situazione. Il Mondiale vinto salvò baracche e burattini, ma la verità è che da quel giorno entrammo in una secca da cui tutt'oggi non siamo ancora in grado di tirarci fuori, vuoi per pigrizia, vuoi per altro.



Lo Scudetto 2006, a mio modesto parere, non andava assegnato. E' chiaro che per noi nerazzurri è nostro (visto tutto ciò che c'era alle spalle, le sofferenze, le ingiustizie), come è chiaro che per gli juventini quello Scudetto è l'emblema della catastrofe, dello tsunami vissuto. Ma se tutto fosse stato fatto al meglio quel campionato non sarebbe dovuto essere assegnato a nessuno. Però, si sa, di necessità se ne fa virtù e dunque, tra l'uovo oggi e la gallina domani, si preferì assegnarlo all'Inter e permettere così al Milan di entrare in Champions (che poi avrebbe vinto, non dimentichiamo) e all'Italia di non perdere un posto in Europa. Era il tipico caso in cui la gallina domani sarebbe stata tanto desiderata quanto mai giusta, poiché l'Italia calcistica avrebbe evitato di ritrovarsi oggi, più di cinque anni dopo, ancora chiusa nell'ottusità di quella scelta e logorata da giochi di Tribunale che tanto fanno male a tutti. Agnelli sta facendo il suo gioco ed è quello che aveva inteso fare sin da subito: consapevole dei limiti della sua squadra sul campo decise di dare un'alternativa ai propri tifosi, ovvero la testa dell'Inter e delle cariche che decisero di assegnare quello scudetto. E' stato bravo, fortunato (Palazzi ha retto, involontariamente, il suo gioco) ma s'è scontrato con la giustizia penale italiana. Chiaro che nel momento in cui si condanna Moggi non si può più negare tutto, il negazionismo è morto. Ecco allora la richiesta del risarcimento danni. A Moggi? No, alla FIGC, rea di aver mandato la Juventus in B (con patteggiamento dell'avvocato ad evitare la C) sulla base di colpe non sue. Cioè, lo facevano tutti, mica solo Moggi e poi se la colpa è di Moggi non può essere anche della Juventus, la società era estranea a tutto ciò.

La verità è che ci si dimentica della cosiddetta responsabilità oggettiva, istituto che nel calcio comporta la responsabilità giuridica della Società nel caso in cui un proprio tesserato compia degli atti non idonei al regolamento. Se l'Atalanta paga perché c'è la possibilità che Doni abbia fatto delle scommesse in un giro poco pulito, perché la Juventus non dovrebbe pagare se Moggi aveva creato un giro poco pulito (e qui c'è la certezza chiamata sentenza)? Petrucci, finalmente, pareva avere risposto nel modo corretto, non tanto perché avesse criticato la Juventus ed Agnelli, quanto perché s'era dimostrato stanco di tutto queste storie. Per la prima volta un dirigente di spicco del sistema sportivo italiano dichiarava di averne pieni i coglioni di tutte queste storie. Peccato che poi tiri in ballo l'emblematica figura del "tavolo della pace". Pace? E di quale pace? Adalberto Bortolotti, giornalista sportivo e firma storica del Guerrin Sportivo, dichiara a Radio24: "L'unica cosa a cui serve davvero oggi il tavolo è per nascondersi sotto tutti" e personalmente sono d'accordo. Si ha paura di essere decisi, chiari e netti. Il risarcimento, secondo me, non sarà mai accolto e ne sono consapevoli tanto Agnelli quanto Petrucci, però le istituzioni hanno ancora paura di affrontare definitivamente la situazione. Attorno a questo fantomatico tavolo dovrebbero sedere Petrucci, Abete, Beretta, Agnelli, Galliani, Della Valle, Lotito e Moratti e si parlerà, o meglio, tutti diranno a Moratti di lasciare quel dannato scudetto e giustamente lui si rifiuterà (l'errore fu a monte). E poi? E poi niente, è questo il problema. Tutti si ergeranno a salvatori, a cavalieri della patria e dell'integrità morale ed etica della propria fazione, ma in realtà nessuno saprà bene realmente che cazzo è li a fare. Non è doping legale questo, è doping burocratico e diplomatico. Se vogliamo rialzarci è ora di uscire da questa secca dove stagniamo da troppo tempo e da dove stiamo facendo morire lentamente il nostro calcio vero.

Andrea - InterCafè

13 commenti:

  1. Io non penso la juventus rivoglia lo scudetto indietro ma d'altro canto appurate le cose che sono emerse sull'inter a posteriori (facchetti, telecom ecc..) non mi sembra nemmeno giusto che l'inter si fregi di un titolo che non ha vinto sul campo e che anzi ha provato a vincere, senza riuscirci, con metodi illeciti..

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  2. Se fossi Moratti direi ad Agnelli che mi deve venire ad ammazzare se vuole qualcosa da me, siano essi soldi di risarcimento o scudetti vari!
    Lo scudetto 14 rappresenta un risarcimento morale e come tale va rispettato, non posso più sentire i ladri, da dietro le sbarre, urlare che gli hanno tolto la libertà...e ci dovevi pensare prima testa di c....!!!!.

    Non ci sono tavoli a cui sedersi, c'è una società che deve accettare le proprie responsabilità e dire chiaramente: "Scusate abbiamo rotto il c... e ci siamo comportati male, da oggi questo non accadrà più!" Solo così si può far pace, diversamente sarà sempre e solo guerra (non che mi piaccia, l'indifferenza mi starebbe benissimo).


    "Hanno dei problemi fra Juve e FICG ? Se li risolvano fra di loro!" AMEN :D

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  3. Ciao a tutti. E' un pò troppo facile dire oggi che quello scudetto non andava assegnato; è stata semplicemente ufficializzata una classifica, e con tutte le inculate che ci avevano dato, non è stato attuato un provvedimento speciale per non assegnarlo; perchè questo sarebbe dovuto avvenire e non il contrario: RICORDIAMOLO ! Ognuno ha le sue idee, per carità; per me è un' irrinunciabile risarcimento di quello che ci hanno rubato nel '98 (clamorosamente vergognoso), senza fare i conti di quello del 2002 dove un pochino ce ne mettemmo anche del nostro. Sedersi a quel tavolo comporterà senz'altro sentirsi chiedere di rinunciare a quello scudetto che per me sarebbe un'assurdità totale. Dobbiamo pagare noi perchè il "signorino Agnelli" fà i capricci e rivuole indietro il giocattolino? Eh no, cazzo: troppo comodo. Non siamo noi ad avere rotto il suo giocattolino e non esiste che adesso siamo noi a dovreglielo regalare solo per il nome che porta. Hanno dei problemi fra Juve e FICG ? Se li risolvano fra di loro: non vedo perchè siamo sempre noi i fessi che devono pagare: per ritornare a sentirci chiamare "Signori"? NO, GRAZIE.,

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  4. Caro Aulin14, i metodi illeciti non sono stati provati per quanto riguarda l'Inter, quindi mi pare alquanto inutile parlarne. Poi, se per la milionesima volta, vogliamo dire che la Juventus era la squadra più forte e probabilmente avrebbe vinto comunque senza quegli atti, beh, ok, è vero forse, anche secondo me era la più forte all'epoca, ma è un altro discorso, slegato dall'attuale

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  5. La storia che l'Inter ha provato a vincere lo scudetto con metodi illeciti è una bufalata immane e chi ci crede (scusate) è un pirla! :D

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  6. No Alex, non credo sia troppo facile, soprattutto quando si è interisti. Chiaro che da nerazzurro lo scudetto me lo tengo, ma se devo essere oggettivo dico che probabilmente all'epoca quello scudetto sarebbe stato meglio non assegnarlo, consapevoli comunque che il processo sportivo sarebbe stato celebrato in un tempo record e, per forza di cosa, in parte incompleto. Si doveva decidere se avere un posto in meno in Europa ma riuscire ad avere un minimo di credibilità internazionale in futuro o non cedere il posto in Europa, assegnare lo scudetto ed aprire le porte alle battaglie legali tutt'oggi in atto. Il ranking UEFA piangeva causa pessime prestazioni in Coppa UEFA già allora, la Germania galoppava e si decise per la scelta meno ponderata ma più efficace allora, ovvero assegnarlo. Non si sta discutendo sul fatto se l'Inter meritasse o meno, per me lo meritava e lo merita tuttora per il passato (sempre detto che mi rimborsa moralmente per il '98), però dico che nel complesso, se non fosse stato assegnato, oggi probabilmente non saremmo qui a parlare di questo. Il 2002 fu colpa nostra invece, poche storie. Circa il tavolo, beh, semplicemente lo trovo inutile. E' da più di un anno che si cerca diplomaticamente di parlare, almeno ci provano Juve e FIGC ed i risultati non ci sono mai stati, anzi, così Agnelli ha guadagnato in autostima e stima dei tifosi, perchè si sentiva in potere di fare la voce grossa con tutte lo istituzioni. Ora si dovrebbe dire basta, definitivamente, tanto il coltello dalla parte del manico non ce l'ha la Juventus, anche se gli piace pensarlo forse....

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  7. E' vero Antonio...ormai siamo a Zelig :D
    ps.
    Cicciolina è vergine perchè si è fatta il c.... :D

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  8. NO Andrea: nel 2002 non fu solo colpa nostra, non limitiamo tutto a quel maledetto 5 Maggio. Credo di averti dimostrato nel mio libro, e dovresti ricordare anche tu con un minimo di memoria storica, che quel finale di campionato fu pesantemente falsato: poi è chiaro che ti trovi a giocarti le balle quando avresti invece dovuto essere già Campione d'Italia, in trasferta e contro una buona squadra. Noi a quel tempo non avevamo la forza interiore per affrontare una partita del genere e andò come tutti sappiamo. Ma questa forza chi ce l'aveva tolta in tanti anni? Diciamo che ce l'hanno fottuto al 75% e lo abbiamo cacciato via noi al 25%; ma anche questo è da mettere nel conto.

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  9. Alex, ho letto il libro e ricordo bene tutto, ma bastava vincere quella partita ed era nostro, punto. La partita non era così difficile come la dipingi tu a mio parere, lo stadio era con noi, TUTTO, la Lazio non aveva pretese. Sbagliammo totalmente tutto e giocammo le ultime partite di merda, al di là dei torti arbitrali subiti. Io rimango di quest'idea purtroppo :)

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  10. avete la faccia come il c...

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  11. tanto ormai lo sanno tutti cosa siete voi e il vostro presidente

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  12. mi fai sbellicare dalle risate.... a cuccia...vai vai!

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  13. Mi fa piacere sapere che ti assomigliamo tanto...tesoro ;D

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