In questi giorni invidio chi sia riuscito a farsi un’idea abbastanza precisa
sull’opportunità da parte della nostra Società di portare a compimento l’
eventuale operazione Tevez; contrariamente a quanto succede di solito,
francamente non riesco ad inquadrare del tutto la vicenda.
Partiamo col dire
che almeno personalmente sono abbastanza soddisfatto che le mie parole siano
state replicate praticamente in toto da un vecchio “volpone” del mercato come
Ernesto Bronzetti, che ha dichiarato di non comprendere l’interesse dell’Inter
per Tevez dopo avere rinunciato ad Eto’o solo qualche fa. Al camerunese
piacciono i soldi, non è un mistero, e trattenerlo dopo che i russi gli avevano
fatto brillare davanti 20 Mln. di Euro netti a stagione, era diventato
probabilmente impossibile, soprattutto dopo che il nostro leone d’Africa ha
realizzato che avrebbe dovuto mettersi agli ordini di Gasperini; si fosse
trattato di Mourinho o anche di qualcun altro, probabilmente con un “ritocco”
all’ingaggio si sarebbe convinto a rimanere.
Il vero errore della dirigenza
dell’Inter è stato accettare il prezzo di 22 Mln. di euro; da un giocatore del
livello di Eto’o e ancora in perfetta forma fisica, si sarebbe potuto ricavare
decisamente di più, specialmente da chi sembra non avere un problema a tirare
fuori qualche milione in più pur di concludere. Con il ricavato di quella
vendita si sarebbe potuto andare allora all’assalto di Tevez, lasciando perdere
le “bufale” di Forlàn e Zarate, come sentenziammo allora: il primo ormai
incamminato sul viale del tramonto e con la pancia piena, l’altro mai più
uscito dal tunnel dove si è infilato dopo la prima stagione in Italia.
Sbandierare per due anni il Fair Play finanziario per coprire operazioni e
scelte disastrose per poi imbarcarsi in un’operazione costosissima fra
cartellino e ingaggio, non rappresenta certo il massimo della coerenza; d’altra
parte ci sta anche che qualcuno si sia reso conto che avanti così l’Inter non
poteva andare e abbia deciso di “suonare la carica”.
Io sono del parere che la
volontà del giocatore alla fine sia determinante e il Milan da questo punto di
vista sembra in vantaggio, anche se non bisogna lasciarsi fuorviare più di
tanto dalla grancassa mediatica che stanno battendo a volume assordante la
stampa, le TV e le testate giornalistiche on-line che fanno riferimento al
gruppo Mediaset; resto perciò dell’idea che alla fine l’Apache andrà sulla
sponda rossonera del Naviglio, magari grazie a un intervento in persona del
“Berlusca”, che maggiormente libero da pressioni e da impegni di governo, ha
una voglia maledetta di tornare a investire denari pesanti nella sua squadra.
Sarebbe uno sputtanamento totale lasciare andare Tevez ai cugini di Milano dopo
averlo praticamente annunciato come già rossonero, con tanto di foto di rito, e
anche se a costo di un sacrificio imprevisto, credo che il Milan come Società
non possa permettersi una figuraccia del genere.
Se l’Inter ha sbagliato tutto
in questi due anni, credo che invece adesso stia facendo la mossa intelligente
di colui che non ha più niente da perdere: se Tevez dovesse arrivare, avrà
acquistato un ottimo giocatore anche se non facile da inserire e da riportare
in condizione alla svelta. In caso contrario costringerà il Milan a “cacciare
il grano” tutto a Giugno, non come i cuginastri si sono abituati a fare
ultimamente con la compiacenza dei vari Rosell (Ibra) Preziosi (Boateng) e
Zamparini (Nocerino) negli anni a seguire e con comode rate; il mercato si fa
anche andando a “rompere i ciglioni” agli avversari diretti, era ora che
qualcuno se lo ricordasse. Risulta evidente che l’argentino rappresenterebbe un
acquisto più che altro in prospettiva per l’anno prossimo, non calcando il
campo da mesi e non potendo essere utilizzato in Champions; avrebbe però in
questo modo l’opportunità di integrarsi gradualmente e di essere già
prontissimo per l’anno prossimo.
Non sono molto d’accordo con coloro che
sostengono che l’Apache sia ingestibile e non sia questo gran giocatore; se
inserito nel contesto giusto, preso per il verso giusto e opportunamente
motivato, è un giocatore che è molto meglio avere nelle proprie fila piuttosto
che contro. E’ un generoso, uno che si danna l’anima, che va in pressing con
pericolosità sull’avversario, che sa partecipare alla manovra d’attacco e che
sa essere abbastanza spietato quando è ora di metterla dentro. La colonia
argentina che si trova all’Inter potrebbe essere particolarmente d’aiuto in
questo senso. Come non sono molto d’accordo che l’attacco sia l’unico reparto
dove siamo completamente a posto: Milito sembra tornato “El Principe”, ma ha
giocato bene due partite; Pazzini sta evidenziando limiti tecnici e tattici
piuttosto evidenti; Forlàn è attualmente un mistero; Zarate è una sicurezza, ma
in senso negativo e Castaignos è troppo giovane anche se talentuoso per
sfondare al primo anno in una grande squadra.
E’ pur vero che il reparto che
necessita maggiormente di rinforzi è il centrocampo e che il laterale basso di
sinistra ormai è una lacuna tanto cronica quanto imprescindibile da colmare;
però è altrettanto vero che all’Inter è indispensabile che si torni a pensare a
giocatori come lui: sentire parlare di Kucka, di Schelotto, di Palombo mi stava
ormai mettendo una tristezza e un’angoscia insopportabili. La speranza è che
qualora non si riuscisse ad arrivare a lui, almeno in qualcuno sia scattata la
molla e che si vada finalmente alla ricerca di giocatori importanti e di
campioni, quelli che fanno la differenza e che senza i quali nel 99% dei casi
non si vince un tubo. Inoltre c’è da salutare una sessione di calciomercato
invernale finalmente avvincente, con due delle maggiori squadre italiane (per
di più della stessa città) a contendersi un giocatore importante, con
retroscena e continui ribaltamenti di fronte, non come gli ultimi anni parlare
per un mese di “aria fritta” e ritrovarsi a qualche ora dalla chiusura ad
andare a “raccattare” gente come Maniche o Mariga.
Alcuni si dicono quasi certi
che l’Apache verrà all’Inter, molti altri che andrà al Milan; al di là di
quello che sarà poi l’esito finale dopo due anni quasi esclusivamente di
critiche mi sento in questo caso di applaudire la mossa della Società che a mio
parere sta facendo la mossa giusta in ogni caso.
Come sostenevamo qualche giorno fa, l’impegno profuso in questa trattativa
deve però rappresentare la svolta nella politica societaria che è stata portata
avanti in questi ultimi due anni: all’Inter devono pensare a un progetto serio
di medio-lungo termine che riconsideri e rimetta in discussione un pò tutti i
ruoli, dai giocatori al Presidente, dal Direttore tecnico all’Amministratore
delegato, dall’allenatore a tutto lo staff tecnico. Tevez per conto mio sarebbe
un buon acquisto, ma una mossa isolata tanto per far dispetto al Milan e non
inserita nel suddetto progetto non servirebbe praticamente a nulla. l’Inter non
può e non deve per nessuna ragione al mondo essere gestita come lo è stata
negli ultimi due anni: qualcuno sembra essersene reso conto, anche se in
ritardo. Questo è in ogni caso il risultato che mi auguro maggiormente e di
tutto cuore.
Eccaallà, come dicono nella Capitale: dopo averci dato una decina di giornate di tregua susseguenti all'incredibile massacro delle prime, il "Palazzo" si è mosso e ci ha affiabiato per il Derby il peggio che ci potesse capitare, tolti Rocchi (improponibile) e Rizzoli (fresco di arbitraggio con regalo al Milan). Orsato è uno che ce l'ha a morte con noi e sicuramente ci sfavorirà, se non in maniera clamorosa, sicuramente in quella più subdola: cioè la gestione dei cartellini, lasciando i loro "fabbri ferrai" picchiare a piacimento e sfoderando il giallo ai nostri alla prima occasione buona che gli si presenterà. Io spero sempre di sbagliarmi in questi casi, s'intende: però mi preparo al peggio.
RispondiEliminaL'avevamo previsto, il Milan torna in vantaggio su Tevez. Le speranze non sono finite, ma è davvero sempre più difficile che l'Apache diventi nostro. Io, sinceramente, non ho molto capito la mossa di andare a cercarlo. Oltre per il fatto che giustamente hai sottolineato Alex, ovvero la mossa via Eto'o e dentro Tevez, anche perchè, sinceramente, il Milan è sempre stato in vantaggio. Capisco che in estate era una mossa impensabile, costava il doppio di oggi, ma quando ruppe con Mancini, a Novembre, non era possibile iniziare l'avvicinamento se proprio lo si voleva (lo si vuole anzi)? No, abbiamo dovuto aspettare gennaio, quando il Milan già era avanti cento passi a noi e ridurci a sperare. Non mi è piaciuta come mossa sinceramente...anche se forse denota un cambio di tendenza rispetto alle ultime stagioni, ovvero che a Moratti è tornata la voglia di spendere un pò. Vedremo, ma credo che il primo derby lo perderemo, speriamo quello sul campo vada decisamente meglio! :)
RispondiEliminaMa sì, dài! Tevez non può non andare al Milan. Almeno gli abbiamo rotto abbastanza pesantemente i coglioni e non i "ciglioni" come è venuto scritto nel post (mi scuso con i nostri lettori, fanculo il correttore automatico!). La cosa che non so se più assurda o comica è che Allegri ha vietato ai giocatori del Milan di rilasciare interviste ai giornalisti di Mediaset, infastidito che qualcuno avesse avuto il coraggio di definire inesistente il ridicolo rigore concesso contro l'Atalanta. E' un pò come se il Papa si lamentasse dell'Osservatore Romano....
RispondiEliminaAh ah ah ah ah. Pato, spalleggiato probabilmente dal Berlusca maschio e anche da quello femmina, ha rifiutato il PSG e ha fatto saltare l'arrivo di Tevez. Per lo Zio Fester, indicato recentemente come il più bravo dirigente calcistico europeo, una figura di merda purissima, seconda solo a quella dei lampioni del Velodròme: costretto a ritornare a casa quando era già al tavolo delle firme! Consola il fatto che non siamo gli unici a fare delle cagate: anzi una così grossa negli ultimi anni non l'abbiamo mai fatta nemmeno noi. Il Berlusca si è proprio "fritto il cervello": ma come cacchio fai a sbilanciarti così se sai che l'acquisto di Tevez dipende dalla cessione di Pato? Chiedere al ragazzo e pensarci prima no? E' una mossa per affibiarci un "pacco"? Beh, lo puoi fare anche risparmiandoti una sonora figura di merda; anche perchè non è detto che Tevez venga da noi, dal momento che il PSG offre molti più soldi (35 Mln). Fosse successo a noi apriti cielo; nel loro caso la macchina mediatica è invece già in moto per trovare una giustificazione che si possono "bere" solo i gonzi che pendono dalla labbra di Galliani, di Suma e di Crudeli. In attesa di altri sviluppi concentriamoci sul Derby giocato: non capisco perchè Ranieri affermi che è il Milan quella delle due che ha più da perdere. Mica vero, secondo me.
RispondiEliminaDai che forse Pato ci fa un favore rifiutando il PSG! Ci spinge Tevez fra le braccia!
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