giovedì 12 gennaio 2012

Assalto all'Apache

In questi giorni invidio chi sia riuscito a farsi un’idea abbastanza precisa sull’opportunità da parte della nostra Società di portare a compimento l’ eventuale operazione Tevez; contrariamente a quanto succede di solito, francamente non riesco ad inquadrare del tutto la vicenda.

Partiamo col dire che almeno personalmente sono abbastanza soddisfatto che le mie parole siano state replicate praticamente in toto da un vecchio “volpone” del mercato come Ernesto Bronzetti, che ha dichiarato di non comprendere l’interesse dell’Inter per Tevez dopo avere rinunciato ad Eto’o solo qualche fa. Al camerunese piacciono i soldi, non è un mistero, e trattenerlo dopo che i russi gli avevano fatto brillare davanti 20 Mln. di Euro netti a stagione, era diventato probabilmente impossibile, soprattutto dopo che il nostro leone d’Africa ha realizzato che avrebbe dovuto mettersi agli ordini di Gasperini; si fosse trattato di Mourinho o anche di qualcun altro, probabilmente con un “ritocco” all’ingaggio si sarebbe convinto a rimanere.

Il vero errore della dirigenza dell’Inter è stato accettare il prezzo di 22 Mln. di euro; da un giocatore del livello di Eto’o e ancora in perfetta forma fisica, si sarebbe potuto ricavare decisamente di più, specialmente da chi sembra non avere un problema a tirare fuori qualche milione in più pur di concludere. Con il ricavato di quella vendita si sarebbe potuto andare allora all’assalto di Tevez, lasciando perdere le “bufale” di Forlàn e Zarate, come sentenziammo allora: il primo ormai incamminato sul viale del tramonto e con la pancia piena, l’altro mai più uscito dal tunnel dove si è infilato dopo la prima stagione in Italia. Sbandierare per due anni il Fair Play finanziario per coprire operazioni e scelte disastrose per poi imbarcarsi in un’operazione costosissima fra cartellino e ingaggio, non rappresenta certo il massimo della coerenza; d’altra parte ci sta anche che qualcuno si sia reso conto che avanti così l’Inter non poteva andare e abbia deciso di “suonare la carica”.

Io sono del parere che la volontà del giocatore alla fine sia determinante e il Milan da questo punto di vista sembra in vantaggio, anche se non bisogna lasciarsi fuorviare più di tanto dalla grancassa mediatica che stanno battendo a volume assordante la stampa, le TV e le testate giornalistiche on-line che fanno riferimento al gruppo Mediaset; resto perciò dell’idea che alla fine l’Apache andrà sulla sponda rossonera del Naviglio, magari grazie a un intervento in persona del “Berlusca”, che maggiormente libero da pressioni e da impegni di governo, ha una voglia maledetta di tornare a investire denari pesanti nella sua squadra. Sarebbe uno sputtanamento totale lasciare andare Tevez ai cugini di Milano dopo averlo praticamente annunciato come già rossonero, con tanto di foto di rito, e anche se a costo di un sacrificio imprevisto, credo che il Milan come Società non possa permettersi una figuraccia del genere.

Se l’Inter ha sbagliato tutto in questi due anni, credo che invece adesso stia facendo la mossa intelligente di colui che non ha più niente da perdere: se Tevez dovesse arrivare, avrà acquistato un ottimo giocatore anche se non facile da inserire e da riportare in condizione alla svelta. In caso contrario costringerà il Milan a “cacciare il grano” tutto a Giugno, non come i cuginastri si sono abituati a fare ultimamente con la compiacenza dei vari Rosell (Ibra) Preziosi (Boateng) e Zamparini (Nocerino) negli anni a seguire e con comode rate; il mercato si fa anche andando a “rompere i ciglioni” agli avversari diretti, era ora che qualcuno se lo ricordasse. Risulta evidente che l’argentino rappresenterebbe un acquisto più che altro in prospettiva per l’anno prossimo, non calcando il campo da mesi e non potendo essere utilizzato in Champions; avrebbe però in questo modo l’opportunità di integrarsi gradualmente e di essere già prontissimo per l’anno prossimo.

Non sono molto d’accordo con coloro che sostengono che l’Apache sia ingestibile e non sia questo gran giocatore; se inserito nel contesto giusto, preso per il verso giusto e opportunamente motivato, è un giocatore che è molto meglio avere nelle proprie fila piuttosto che contro. E’ un generoso, uno che si danna l’anima, che va in pressing con pericolosità sull’avversario, che sa partecipare alla manovra d’attacco e che sa essere abbastanza spietato quando è ora di metterla dentro. La colonia argentina che si trova all’Inter potrebbe essere particolarmente d’aiuto in questo senso. Come non sono molto d’accordo che l’attacco sia l’unico reparto dove siamo completamente a posto: Milito sembra tornato “El Principe”, ma ha giocato bene due partite; Pazzini sta evidenziando limiti tecnici e tattici piuttosto evidenti; Forlàn è attualmente un mistero; Zarate è una sicurezza, ma in senso negativo e Castaignos è troppo giovane anche se talentuoso per sfondare al primo anno in una grande squadra.

E’ pur vero che il reparto che necessita maggiormente di rinforzi è il centrocampo e che il laterale basso di sinistra ormai è una lacuna tanto cronica quanto imprescindibile da colmare; però è altrettanto vero che all’Inter è indispensabile che si torni a pensare a giocatori come lui: sentire parlare di Kucka, di Schelotto, di Palombo mi stava ormai mettendo una tristezza e un’angoscia insopportabili. La speranza è che qualora non si riuscisse ad arrivare a lui, almeno in qualcuno sia scattata la molla e che si vada finalmente alla ricerca di giocatori importanti e di campioni, quelli che fanno la differenza e che senza i quali nel 99% dei casi non si vince un tubo. Inoltre c’è da salutare una sessione di calciomercato invernale finalmente avvincente, con due delle maggiori squadre italiane (per di più della stessa città) a contendersi un giocatore importante, con retroscena e continui ribaltamenti di fronte, non come gli ultimi anni parlare per un mese di “aria fritta” e ritrovarsi a qualche ora dalla chiusura ad andare a “raccattare” gente come Maniche o Mariga.

Alcuni si dicono quasi certi che l’Apache verrà all’Inter, molti altri che andrà al Milan; al di là di quello che sarà poi l’esito finale dopo due anni quasi esclusivamente di critiche mi sento in questo caso di applaudire la mossa della Società che a mio parere sta facendo la mossa giusta in ogni caso. Come sostenevamo qualche giorno fa, l’impegno profuso in questa trattativa deve però rappresentare la svolta nella politica societaria che è stata portata avanti in questi ultimi due anni: all’Inter devono pensare a un progetto serio di medio-lungo termine che riconsideri e rimetta in discussione un pò tutti i ruoli, dai giocatori al Presidente, dal Direttore tecnico all’Amministratore delegato, dall’allenatore a tutto lo staff tecnico. Tevez per conto mio sarebbe un buon acquisto, ma una mossa isolata tanto per far dispetto al Milan e non inserita nel suddetto progetto non servirebbe praticamente a nulla. l’Inter non può e non deve per nessuna ragione al mondo essere gestita come lo è stata negli ultimi due anni: qualcuno sembra essersene reso conto, anche se in ritardo. Questo è in ogni caso il risultato che mi auguro maggiormente e di tutto cuore.

5 commenti:

  1. Eccaallà, come dicono nella Capitale: dopo averci dato una decina di giornate di tregua susseguenti all'incredibile massacro delle prime, il "Palazzo" si è mosso e ci ha affiabiato per il Derby il peggio che ci potesse capitare, tolti Rocchi (improponibile) e Rizzoli (fresco di arbitraggio con regalo al Milan). Orsato è uno che ce l'ha a morte con noi e sicuramente ci sfavorirà, se non in maniera clamorosa, sicuramente in quella più subdola: cioè la gestione dei cartellini, lasciando i loro "fabbri ferrai" picchiare a piacimento e sfoderando il giallo ai nostri alla prima occasione buona che gli si presenterà. Io spero sempre di sbagliarmi in questi casi, s'intende: però mi preparo al peggio.

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  2. L'avevamo previsto, il Milan torna in vantaggio su Tevez. Le speranze non sono finite, ma è davvero sempre più difficile che l'Apache diventi nostro. Io, sinceramente, non ho molto capito la mossa di andare a cercarlo. Oltre per il fatto che giustamente hai sottolineato Alex, ovvero la mossa via Eto'o e dentro Tevez, anche perchè, sinceramente, il Milan è sempre stato in vantaggio. Capisco che in estate era una mossa impensabile, costava il doppio di oggi, ma quando ruppe con Mancini, a Novembre, non era possibile iniziare l'avvicinamento se proprio lo si voleva (lo si vuole anzi)? No, abbiamo dovuto aspettare gennaio, quando il Milan già era avanti cento passi a noi e ridurci a sperare. Non mi è piaciuta come mossa sinceramente...anche se forse denota un cambio di tendenza rispetto alle ultime stagioni, ovvero che a Moratti è tornata la voglia di spendere un pò. Vedremo, ma credo che il primo derby lo perderemo, speriamo quello sul campo vada decisamente meglio! :)

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  3. Ma sì, dài! Tevez non può non andare al Milan. Almeno gli abbiamo rotto abbastanza pesantemente i coglioni e non i "ciglioni" come è venuto scritto nel post (mi scuso con i nostri lettori, fanculo il correttore automatico!). La cosa che non so se più assurda o comica è che Allegri ha vietato ai giocatori del Milan di rilasciare interviste ai giornalisti di Mediaset, infastidito che qualcuno avesse avuto il coraggio di definire inesistente il ridicolo rigore concesso contro l'Atalanta. E' un pò come se il Papa si lamentasse dell'Osservatore Romano....

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  4. Ah ah ah ah ah. Pato, spalleggiato probabilmente dal Berlusca maschio e anche da quello femmina, ha rifiutato il PSG e ha fatto saltare l'arrivo di Tevez. Per lo Zio Fester, indicato recentemente come il più bravo dirigente calcistico europeo, una figura di merda purissima, seconda solo a quella dei lampioni del Velodròme: costretto a ritornare a casa quando era già al tavolo delle firme! Consola il fatto che non siamo gli unici a fare delle cagate: anzi una così grossa negli ultimi anni non l'abbiamo mai fatta nemmeno noi. Il Berlusca si è proprio "fritto il cervello": ma come cacchio fai a sbilanciarti così se sai che l'acquisto di Tevez dipende dalla cessione di Pato? Chiedere al ragazzo e pensarci prima no? E' una mossa per affibiarci un "pacco"? Beh, lo puoi fare anche risparmiandoti una sonora figura di merda; anche perchè non è detto che Tevez venga da noi, dal momento che il PSG offre molti più soldi (35 Mln). Fosse successo a noi apriti cielo; nel loro caso la macchina mediatica è invece già in moto per trovare una giustificazione che si possono "bere" solo i gonzi che pendono dalla labbra di Galliani, di Suma e di Crudeli. In attesa di altri sviluppi concentriamoci sul Derby giocato: non capisco perchè Ranieri affermi che è il Milan quella delle due che ha più da perdere. Mica vero, secondo me.

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  5. Dai che forse Pato ci fa un favore rifiutando il PSG! Ci spinge Tevez fra le braccia!

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